sabato 19 gennaio 2013

Parità di genere?


Ieri, venerdì 18 gennaio 2013, lezione su “Linguaggio e genere”.
Per carità, per molte donne ed uomini sarà un tema interessante ed anche prioritario ma tre ore (due a causa del ritardo ferroviario della docente) a disquisire su avvocato-avvocata, assessora-assessore e via dicendo sono state forse le più pesanti dell'intero corso Donne Politca e Istituzioni... almeno per me. 
Il tema negli anni ha impegnato anche la Commissione nazionale per le pari opportunità, presieduta dal 1989 dall'On. Tina Anselmi, producendo la relazione “Il sessismo nella lingua italiana”, 114 pagine su come e perché declinare grammaticalmente al femminile, femminilizzare, le definizioni di professioni titoli accademici ed onorificenze.
La lezione arrivava dopo una nottata a leggere il suddetto testo trovato per caso in rete e che sinceramente non condivido se non come pura ricerca filosofica-sociologica.
Ad un certo punto della relazione leggo: "Il maschile neutro occulta la presenza delle donne così come ne occulta l'assenza”... “Il desiderio, non sempre conscio di dar risalto al diverso livello della carica, è forse spesso il motivo che induce molte donne nei gradi più alti a preferire il titolo maschile. In questo caso strettamente connesso al sesso maschile, è il più autentico detentore di prestigio e potere e che la donna, se vuole salire di grado, ad esso si deve adeguare.”
Ma davvero ad una donna arrivata ad occupare quella poltrona tipicamente e storicamente maschile con tanto impegno e sacrificio interessa essere chiamata Magistrata, Avvocata, Assessora, Sindaca? O non interessa forse di più, dandole grande soddisfazione e riconoscimento, l'esserci arrivata dopo un confronto alla pari con un collega uomo?

È pur vero che alcune carriere, ad esempio quella diplomatica e nella magistratura, sono state aperte alle donne solo nel 1963 ma trovo che ci sia ancora tanto da fare perché molte posizioni non siano più dominio incontrastato degli uomini prima di perdere tanto tempo a bisticciare sulle definizioni femminilizzate... e poi... scusate... ma che importanza ha se sulla porta c'è scritto Avvocato o Avvocata, Ingegnera o Ingegnere, Assessore o Assessora quando dietro la scrivania troviamo una Persona professionalmente preparata indipendentemente dal fatto che sia donna o uomo (o uomo - donna)?
Per contro.
Se devo fare un impianto elettrico chiamo l'elettricista... dovrei aspettarmi forse di veder arrivare una donna? Cambiamo nome anche a questo professionista? E come lo chiamiamo... elettricisto? Se parità ci deve essere che sia allora anche in senso inverso... o no?
Se sono un datore di lavoro ed ho bisogno di una persona addetta alle saldature cercherò qualcuno con la qualifica di saldatore ma se mi si presenta una donna dovrò inquadrarla come saldatrice anche se questo termine è il nome della macchina che dovrà usare?
Ed infine la chicca delle definizioni Uomo Donna riportate da dizionari che mostrano la misura di quanto ci sia ancora da fare sul tema della Pari opportunità tra uomo e donna e quanto ancora di più sulla mentalità del genere umano.

1) LESSICO UNIVERSALE ITALIANO (edito dall’istituto dell’Enciclopedia Italiana):

Donna: La femmina dell’uomo.
Esempi: ≪una bella donna≫; ≪una donna giovane e piacente≫; ≪una donna di spirito≫; ≪emancipazione della donna≫; ≪i diritti delle donne≫; ≪malattie di donne≫; ≪ lavori da donne≫.
Uomo: (signif. 2): Designazione dell’individuo di sesso maschile, in contrapposizione espressa o tacita a donna.
Esempi: ≪Dio creò la donna dalla costola dell'uomo ≫ ; ≪le lacrime non sono da uomini, ma da donnicciole≫.

2) DIZIONARIO DEI SINONIMI E DEI CONTRARI di Aldo Gabrielli – ristampa 1981:
 
Donna: femmina (dell’uomo) / figlia d’Eva, costola d'Adamo / moglie, consorte, sposa, fidanzata, compagna, amante, druda / padrona, signora, gentildonna, matrona,madama, dama, madonna (at.) / serva, domestica, fantesca / (nei giochi) regina /bel sesso, gentil sesso, sesso debole, secondo sesso;

Uomo: creatura di Dio, persona, creatura intelligente, cristiano , essere umano, figlio di Adamo, figlio d’Eva, mortale, maschio, cittadino, soldato, guerriero / marito, sesso forte, viro / prossimo, genere umano, mortali / specie umana / adulto