martedì 30 giugno 2009

UN TRENO...

... viaggia giorno e notte attraversando campagne e città, chi vive lungo la ferrovia alla fine non lo nota nemmeno più, vive e dorme con lo sferragliare di sottofondo, il rumore fa ormai parte delle sue giornate, dell'ambiente che lo circonda.
Poi accade che quel suono all'improvviso diventa un boato che distrugge la vita di chi da sempre ha abitato lungo la ferrovia, come immaginare una cosa simile... come credere che possa accadere... invece è accaduto; ed ora inizia il balletto delle accuse... è colpa di tizio è colpa di caio... prima ancora di domandarsi perché..perché è potuto accadere.. perché oggi 16 persone non ci sono più ed una trentina sono in ospedale, alcune delle quali in gravissime condizioni.
E arrivano i ministri... arrivano le autorità... come sempre... come avvoltoi.
Una cosa che non sopportavo quando lavoravo: l'arrivo del titolare di un'impresa di pompe funebri che prontamente avvisato da qualche mio emerito collega s****o arrivava spesso ancora prima che ve ne fosse bisogno e che si metteva lì in corridoio, appoggiato al calorifero davanti alla porta della camera aspettando... ecco.. li rassomiglio a quel titolare e come non sopportavo ed allontanavo lui non sopporto loro, così come non sopporto quei giornalisti che non cercano la notizia per fare informazione... cercano lo scoop "rovistando" tra chi ancora confuso non capisce cosa gli è capitato.
Che cosa apporta all'informazione il rompere l'anima a persone già profondamente provate con domande tipo -come vive questo momento?- mi verrebbe voglia di essere là e di rispondergli -lo vivo facendoti scappare a suon di pedate... ecco come lo vivo!!-
E poi senti le parole di chi nella e sulla ferrovia ci lavora e ci ha lavorato e allora ti domandi: ma dove erano quegli avvoltoi quando le denunce venivano fatte, dove sono quando chi ci lavora dice che le cose non vanno bene... e poi non dovrei aver voglia di prendere a calci nel **** chi si precipita dopo che ciò che forse poteva essere evitato è invece accaduto??
Fate in modo che non accada più, fate in modo che chi lavora sia sicuro, fate in modo che i controlli vengano fatti seriamente, fate in modo che l'imponderabile lo sia per davvero ma che tutto il resto sia preventivato e di conseguenza messo in sicurezza.
Cari (si fa per dire!) i miei avvoltoi, fate in modo e pretendete che le leggi già esistenti vengano rispettate e che chi sgarra paghi... fate in modo che anche chi abita lungo una ferrovia possa dormire tranquillo con quello sferragliare che nemmeno sente più.
già.. ma a chi lo chiedo? a chi le leggi le fa per se stesso per non pagare?...

giovedì 25 giugno 2009

I VESCOVI, LA CHIESA E LA MORALE...

Ricordate il giorno dei funerali di Papa Giovanni Paolo II? Ad un certo punto si sollevò il vento, un vento che andò ad aumentare facendo girare le pagine del grande libro deposto sulla bara, le pagine giravano come toccate da una mano invisibile mentre il futuro Papa leggeva. Quelle pagine continuarono la loro corsa verso la fine del grande libro finché non finì il discorso e la cerimonia funebre, allo stesso tempo, insieme alle pagine, tutti quei manti rossi volavano per aria ed i cardinali avevano il loro bel daffare a non restarne soffocati... poi così come si era levato andò a scemare...
Perché ne parlo? perché oggi ho ricevuto una mail con allegata una lettera scritta da un Prete di Genova Don Paolo Farinella, lettera che mi ha portato alla mente quelle immagini così forti.
La lettera è stata pubblicata il 6 giugno da l'UNITÀ ed è indirizzata al cardinale Angelo Bagnasco. Sicuramente molti l'avranno già letta, io no.. e mi dispiace non averla letta prima... perché sentire un Prete che la pensa come me, non credente o quasi non so, che si pone le stesse domande che io da tempo.. da anni mi faccio.
Ora, ciò che forse erano solo miei pensieri, diventano d'attualità, non mi riferisco alle vicende fini a se stesse ma al silenzio della Chiesa, sempre pronta a tuonare dai suoi pulpiti su ognuno di noi: no ai sacramenti ai divorziati, no ai funerali a chi si suicida o a chi conviveva dopo aver divorziato, no a battesimi comunioni e cresime per i figli di non sposati in chiesa, no al preservativo o all'aborto, no ai DICO ed agli omosessuali... no..no..no.. no a chiunque.. no a tutto.. a meno ché... a meno ché quel chiunque non sia una persona di potere una persona conosciuta ed allora vediamo funerali di stato con vescovi e cardinali in pompa magna, vediamo battesimi di figli che hanno un padre ma li cresceranno altri padri, vediamo udienze alle quali partecipano con grande rigore mariti di 4 mogli e mogli di 6 mariti..(non tutti insieme per fortuna).
Ma allora la morale dov'è? Esiste solo per i poveri diavoli? Per le persone semplici e non per quelle "potenti"? Esistono anche lì due pesi e due misure?
Ma allora cosa predicano? Ha ragione quel detto che cita "predica bene e razzola male"?... ma accidenti se sono capaci di farlo...loro!!!
Cosa aspetta ad alzarsi un vento tanto forte che ripulisca la chiesa da tanta ipocrisia, da tanta immoralità!!! Ce n'è bisogno! Al pari del bisogno che c'è nella politica e nella società di pulizia, di onestà di moralità!! Ma non di quella moralità becera e bigotta... sto parlando di quella moralità dell'animo... e bada bene: ANIMO non anima!

sabato 20 giugno 2009

REFERENDUM: ANDIAMO A VOTARE PERCHÉ..

... perché si deve, perché è assolutamente necessario, perché è un nostro sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione, perché non dobbiamo farcelo scippare, perché vogliamo continuare ad avere la possibilità di dire a gran voce che ci sono cose che non condividiamo, perché l'Isituto Referendario è uno strumento che fortunatamente è ancora in mano a quella parte di POPOLO SOVRANO tanto bistrattato offeso e malmenato nella sua dignità da questo governo:
NON PERMETTIAMO CHE CI VENGA TOLTO!!



- Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco.
"Cosa credi di fare!" Gli chiese il leone.
"Vado a spegnere l'incendio!" Rispose il piccolo volatile.
"Con una goccia d'acqua?" Disse il leone con un sogghigno di irrisione.
Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: "Io faccio la mia parte!".
(Martin Luther King ?)

Ecco, io domani farò la mia parte... porterò la mia piccola goccia d'acqua....e voi?

venerdì 12 giugno 2009

STORIA DI RANOCCHI OVVERO: LEZIONE DI VITA N. 1



L'ho ricevuta poco fa... e mi viene detto di girarla ad almeno cinque persone; io la metto qui... perché chissà mai che la legga anche chi, sfiduciato, pensa di non andare a votare ai prossimi ballottaggi e referendum... basta crederci, crederci e fare qualcosa.. qualsiasi cosa per fermare questa corsa verso la dittatura completa!

IDV un bel passetto lo ha fatto ma non è stato sufficiente ad impedire che la Provincia di Cremona finisse in mano a coloro che adesso avranno via libera per attuare le iniziative che insieme al governo regionale lombardo (pdl e lega) avevano da tempo in mente e che solo con la mobilitazione di pochi cittadini insieme alla passata amministrazione eravamo riusciti a fermare... e ora?? La nostra opposizione in consiglio provinciale ci sarà e sarà forte ma con gente che ritiene l'opposizione solo incidente di percorso saranno cavoli amari per tutti noi... anche per quel 57,47% di Castelleonesi, 51,12% di Sanbassanesi e 51,82% di Romanenghesi che pure ben sanno cosa significa morire di mesotelioma da amianto e più in generale il 50,94% della provincia di Cremona che li hanno votati!!! BENE BRAVI GRAZIE!!!



La parabola del ranocchio...
C’era una volta una gara ... di ranocchi
L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre.
Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro.
Cominciò la gara.
In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo:
"Che pena !!! Non ce la faranno mai!"
I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima
La gente continuava :
"... Che pena !!! Non ce la faranno mai!..."
E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.
Gli altri volevano sapere come avesse fatto. Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova.
E scoprirono che... era sordo!


...Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative... derubano le migliori speranze del tuo cuore! Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi.Per cui, preoccupati di essere sempre POSITIVO ! Riassumendo : Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.
Statemi bene!